Nel film L’ospite inatteso Walter Vale,  professore universitario di Economia, vedovo da cinque anni, vive una vita  monotona in una cittadina del Connecticut. Quando Walter di malavoglia accetta  di sostituire un collega a una conferenza a New York City, scopre con sorpresa  che il suo appartamento, da tempo disabitato, è stato affittato con un  imbroglio a una giovane coppia, il siriano Tarek e l’africana Zainab. Dopo un  primo momento di sconcerto Walter decide di farli restare finché non si siano  trovati un altro posto. Anche attraverso una comune passione per la musica, in  breve, tra Walter e Tarek prende forma un’amicizia che la più guardinga Zainab  disapprova. Quando però un contatto accidentale con la polizia fa finire Tarek,  immigrato irregolare, in un centro di detenzione dell’I.C.E. (Immigration and  Customs Enforcement), Walter risulta essere l’unica persona che gli può far  visita. L’impegno di Walter nei confronti del suo giovane amico si rafforza  ancor di più con la comparsa di Mouna, la madre di Tarek venuta in cerca del  figlio. Mentre i quattro affrontano le desolanti realtà del sistema di  immigrazione americano e i problemi della loro vita, affiora la loro umanità  attraverso situazioni ora goffe e comiche, ora tenere e drammatiche.